Castello medioevale ormai in rovina che sorge nel comune di Spormaggiore in provincia di Trento.
Il castello risale al 1311, quando Enrico conte di Tirolo concesse l’autorizzazione ad erigere una torre con edifici adiacenti a Tissone, figlio di Geremia I ed eredi, con concessione in feudo perpetuo. Negli anni subì molti cambi di proprietà: passò agli eredi di Tissone a causa della sua morte prematura, poi ai Thun che vi fecero insediare i Reifer, ai signori di Sporo, fino a Federico IV d’Asburgo e a successivi altri proprietari per poi tornare ai Reifer e infine ai Saracini prima del 1700. In seguito a un incendio devastante, questi ultimi lo ricostruirono completamente come una moderna fortezza.
Il castello, anche se in parte diroccato, è ancora imponente e chiaramente visibile. Presenta l’antica torre merlata, circondata dalle vaste mura perimetrali di forma rettangolare, mentre piani e soffitti sono purtroppo ormai da tempo crollati.
I ruderi del castello sono ben visibili dalla strada che da Cavedago conduce a Spormaggiore. Di recente è stato reso accessibile con una struttura in metallo che permette di salire fino a metà altezza della torre.
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