La chiesa rappresenta un pregevole esempio di arte barocca.
Le prime notizie di una cappella in onore di San Giovanni Battista risalgono al 1200 e fu consacrata nel 1240.
L’ampliamento dell’originario edificio fu approvato dal vicario del vescovo G. A. Gallo il 26 maggio 1546.
Nel 1655 la chiesa fu demolita completamente ad eccezione del campanile e della sacrestia.
Ricostruita e completata nel 1658.
Nel 1720 lo scultore e architetto Antonio Giuseppe Sartori (1714-1792) e Gasparo Antonio Baroni Cavalcabò, pittore (1682-1759), progettarono un’altra campata alla chiesa con la cantoria e le due scale laterali, il doppio soffitto con il Paradisetto e l’attuale facciata.
Questi lavori furono compiuti negli anni 1754-1758.
Nel 1990 sono stati restaurati anche gli stucchi interni ed esterni.
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