Bruna è un’estetista che da poco ha avviato la sua attività in proprio. I guadagni però non bastano e per arrotondare ogni tanto di sera va in carcere per fare trattamenti “a domicilio” a qualche detenuta. Tra loro c’è Norma Pecche, ergastolana ultraottantenne legata a vicende malavitose e condannata per l’omicidio degli assassini del figlio. Poco prima di morire, la vecchia confida a Bruna il nascondiglio del suo famoso tesoro, che magistrati e malavita cercano invano da anni: è cucito in una delle otto sedie zebrate del salotto.
Quella stessa sera, la ragazza raggiunge la villa abbandonata dei Pecche intenzionata ad introdurvisi di nascosto per recuperare le sedie. Dopo un tentativo andato a vuoto, decide di chiedere aiuto a Dino, un tatuatore che ha lo studio poco distante dal suo. Una volta dentro, un’amara sorpresa attende i due: tutti i mobili della villa sono stati pignorati. Inizia così un viaggio folle, in cui Bruna e Dino scopriranno di non essere gli unici, alla ricerca degli acquirenti delle sedie per scoprire dove si trovi quella in cui Norma ha occultato il tesoro.
Una storia che, tra comicità e realismo, appartiene al nostro presente, un’epoca dove sembra molto improbabile riuscire a farcela con le proprie forze e si vive in attesa del colpo di fortuna, di qualcosa di inatteso che dia una svolta alla propria vita.