Sono terminate le riprese del film dedicato alla figura di Chiara Lubich, il tv movie diretto da Giacomo Campiotti e ispirato alla fondatrice del Movimento dei Focolari.
Quattro settimane di riprese in Trentino e una tra Roma e Viterbo per il ritratto di una donna libera, appassionata, laica e coraggiosa. Una figura affascinante e rivoluzionaria ma anche un personaggio complesso per la Chiesa dell’epoca che, dopo averla sottoposta al giudizio del Sant’Uffizio, la riconosce definitivamente con Papa Paolo VI.
“Si tratta di un film straordinariamente attuale, su un progetto nato 4 anni fa che ci permette di conoscere Chiara Lubich a 23 anni, di incontrare una giovane donna e il suo sogno, quello di lavorare per realizzare la fratellanza universale”, ha commentato il produttore creativo Saverio D’Ercole.
“Cerchiamo di toccare il cuore delle persone tramite la figura di una donna speciale”, ha aggiunto il regista Campiotti ripercorrendo i momenti della sua vita che hanno avuto importanza universale.
Della figura speciale di Chiara Lubich ha parlato anche l’attrice, Cristiana Capotondi: ‘Il mio approccio a Chiara Lubich è laico. Desidero interpretare il suo messaggio universale, di pace, che deve essere fatto nostro”.
Sceneggiato da Francesco Arlanch, Giacomo Campiotti, Luisa Cotta Ramosino, Lea Tafuri, il tv movie è una coproduzione Rai Fiction – Casanova Multimedia.
Il film in Trentino vede il supporto della Film Commission, dei Comuni di Trento, di Rovereto e di Pergine Valsugana, dell’Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, della Comunità del Primiero, di Trentino Sviluppo S.P.A.
Sinossi: nel film si incontra Chiara Lubich a 23 anni, a Trento, una città oltraggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Addolorata per la tragedia che vede intorno a sé, Chiara decide di consacrare la sua vita a Dio, l’unico ideale che le sembra non crollare. Insieme ad un gruppo di amiche si dedica ai bisognosi e nel clima d’odio che il conflitto ha generato, si preoccupa di favorire la riconciliazione, sanare le ferite e progettare un futuro migliore per l’umanità. Si è in un’epoca storica complessa, caratterizzata da intolleranza e misoginia e Chiara si scontra con le consuetudini del tempo. Suscita scandalo la scelta di andare a vivere in una casa con le sue amiche, come pure la sua abitudine di leggere il Vangelo in pubblico, fino a quel momento prerogativa di uomini religiosi. La comunità che raccoglie attorno a sé cresce e diventa un Movimento che si diffonde rapidamente in tutto il mondo. Al centro dei suoi dialoghi di pace spiccano la forza dell’amore e la solidarietà che può costruire ponti tra gli uomini di qualunque razza o fede religiosa.