20/11/2015

"IN FONDO AL BOSCO": IL REGISTA E IL CAST A TRENTO

Alla proiezione di domenica 22 novembre saranno presenti a Trento, oltre al regista, gli attori Filippo Nigro, Camilla Filippi, Giovanni Vettorazzo, Stefano Detassis e Maria Vittoria Barrella. 
“In fondo al bosco” è stato realizzato interamente in Trentino da One More Pictures e Sky Cinema in collaborazione con Trentino Film Commission ed è distribuito da Notorius Pictures. La maggior parte delle scene è stata girata in val di Fassa: alcune molto suggestive filmate fra l’altro nei paesi di Tamion – frazione di Vigo di Fassa – e Soraperra – località di Alba di Canazei – , nei boschi di Alba lungo il torrente Avisio, a Pera e in diversi scorci della città di Trento.
Per la prima volta una produzione originale Sky viene distribuita nelle sale cinematografiche di tutta Italia, a partire dal 19 novembre. Il film diretto da Stefano Lodovichi è interpretato da Filippo Nigro e Camilla Filippi, travolti da una vicenda che ha inizio con la sparizione di un bambino di quattro anni nel corso di una festa in cui persone mascherate da diavoli, i “Krampus”, terrorizzano il paese con fruste e catene. “Questa è una storia oscura e inquietante, ambientata nell’estrema provincia italiana tra le valli delle Dolomiti. E nasce da una leggenda tipica dell’arco alpino, la leggenda dei Krampus – afferma il regista Stefano Lodovichi – I Conci, la famiglia del nostro film, come qualunque famiglia di provincia, vive di luci e ombre, di difficoltà quotidiane e di ambiguità. Ed è questa ambiguità che mi ha guidato nella ricerca delle location adatte. Avevo bisogno di un bosco, un luogo oscuro dove la luce penetrasse a fatica anche di giorno. Un posto freddo, immerso nella neve, isolato dal mondo, silenzioso. Bello e allo stesso tempo inquietante. E l’ho trovato in Trentino, nella Val di Fassa”.
Lodovichi spiega: “È stata una bellissima e intensa ricerca grazie all’aiuto fondamentale della Trentino Film Commission e dell’Apt Val di Fassa che non solo ci hanno supportato guidandoci fin dentro i posti più nascosti di quella incredibile valle ladina, ma ci hanno sempre affiancato in ogni impresa facendoci scoprire il lato segreto di uno dei posti più belli e delicati del nostro Paese. Film che vivono di atmosfere come questi non potrebbero esistere senza il contributo di chi conosce e vive il territorio. Senza l’aiuto della comunità ladina e della città di Trento, che alle nostre esigenze si è rivelata una piccola grande Cinecittà capace di darci teatri di posa e molto altro, questo film non sarebbe mai nato”.