Il film della regista Maura Delpero presentato in concorso alla 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia vince il Leone d’Argento.
Vermiglio è il secondo lungometraggio di finzione diretto da Maura Delpero (già candidata al David di Donatello e ai Nastri d’argento con l’opera prima “Maternal”, pluripremiata al Festival di Locarno e vincitrice del Premio Kering Women in Motion 2020 a Cannes).
Si tratta di una produzione Cinedora con Rai Cinema, in coproduzione con Charades production (Francia) e Versus production (Belgio) con il sostegno di Trentino Film Commission, IDM Film Commission Südtirol, MiC, Eurimages, CNC–Cinéma du Monde, Région Ile de France, Panama Distribution, Fédération Wallonie – Bruxelles.
Il film ha inoltre ottenuto la certificazione Green Film, il protocollo ideato e promosso da Trentino Film Commission che incentiva la sostenibilità ambientale nella produzione audiovisiva.
Le riprese in Trentino si sono svolte in Val di Sole a Vermiglio, Carciato (Dimaro – Folgarida), presso la Chiesa di Comasine nel Comune di Peio e al Passo del Tonale. La produzione è stata impegnata sul territorio una trentina di giorni nel 2023, fra le fine di agosto e il mese di settembre, nonché nei primi giorni di dicembre.
Nel cast Tommaso Ragno, Sara Serraiocco e la roveretana Martina Scrinzi.
Sinossi
In quattro stagioni la natura compie il suo ciclo. Una ragazza può farsi donna. Si può smarrire il cammino che portava sicuri a casa, si possono solcare mari verso terre sconosciute. In quattro stagioni si può morire e rinascere. Vermiglio racconta dell’ultimo anno della seconda guerra mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, per un paradosso del destino essa perda la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria